Lichadonisia, arcipelago paradisiaco della Grecia

Il mare della Grecia nasconde un gruppo sette piccole isole e isolotti. Le acque turchesi e le spiagge di soffice sabbia di questo minuscolo arcipelago ricordano scenari esotici tanto che si sprecano appellativi come i Caraibi della Grecia. le piccole Seychelles o le Bahamas elleniche. In realtà, il nome ufficiale è Lichadonisia (o Lichades).

Il nome Lichadonisia significa le isole (arcipelago) di Lichada. Lichada è una minuscola località dell’isola di Eubea, poco distante dalla lingua di sabbia che si affaccia sull’arcipelago. Il toponimo e la nascita dell’arcipelago avrebbero così origine dal mito, ovvero da Lica, servo di Eracle (Ercole per i Romani). Credendolo un traditore, Eracle scagliò Lica nel mare che pietrificandosi formò le isole di Lichadonisia. L’episodio di Ercole e Lica è una delle opere più celebri dello scultore Antonio Canova.

In realtà, secondo i geologi, la formazione dell’arcipelago di Lichadonisia avvenne in seguito ad un terribile terremoto nel 426 a.C. che fece collassare un vasto territori. Si formarono sette isolette: Manolia, Limani, Megali Strongyli, Mikri Strongyli, Steno, Vagia e Vorias, e molti piccoli scogli.

Manolia è l’isola più grande e l’unica con un lido attrezzato. Il piccolo chiosco prepara grigliate di pesce e souvlaki. Gestisce anche ombrelloni e lettini che in alta stagione vengono tutti occupati già dalle prime ore del giorno. All’inizio del secolo scorso l’isola raggiunse circa un centinaio di abitanti. Erano famiglie di pescatori che lavoravano nell’area di mare antistante, molto ricca di pesci. Negli anni ’80 l’isola pian piano si spopolò fino a diventare completamente disabitata. Nella parte meridionale dell’isola presenta ancora le rovine di case.

Nella parte più alta di Megali Strongyli, la seconda isola in ordine di grandezza, si trova un faro che guida le imbarcazioni in questo tratto di mare, di difficile navigazione. Molte aree sono infatti caratterizzate da una bassa profondità. Sull’isola sono stati ritrovati resti di un acquedotto romano. Sul versante nord-orientale, nei pressi della cappella di Agios Nikolaos, ci sono le rovine del monastero di Agios Gregorios che gli storici fanno risalire al XII secolo.

Lichadonisia è un luogo di mare fantastico e i suoi fondali sono straordinari per gli amanti delle immersioni. Nel mare di Manolia, pochi metri sotto il livello del mare, si trova il relitto di una nave tedesca lunga 45 metri affondata durante la Seconda Guerra Mondiale.

Dove si trova l’arcipelago di Lichadonisia

Come arrivare a Lichadonisia

Non esiste un servizio di traghetti che collega il mini-arcipelago alla penisola greca. Per raggiungere Lichadonisia occorre avere una barca oppure si deve prendere parte alle escursioni giornaliere dal porticciolo di Agios Georgios, sull’isola di Eubea (o Evia), o dal porto di Kamena Vourla, cittadina della Grecia Centrale raggiungibile in autobus da Atene, distante 150 km.

Video sull’arcipelago di Lichadonisia

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