Cosa vedere a Cefalonia

Una vacanza a Cefalonia è essenzialmente una vacanza di mare. Eppure quest’isola può offrire interessanti e divertenti escursioni lontano dalle sue meravigliose. È un’occasione per conoscere la storia e le tradizioni di un territorio che è stato protagonista nel passato e che ha avuto legami tragici con la storia bellica italiana.

Per visitare le attrazioni più interessanti di Cefalonia occorre essere muniti di un’automobile, preferibile allo scooter a causa delle lunghe distanze da percorrere.

Cefalonia: cosa visitare nel capoluogo Argostoli

Teatro Comunale Kefalos - Argostoli - Cefalonia
Il Teatro Comunale Kefalos

Capoluogo dell’isola e centro amministrativo della Prefettura (Provincia) di Cefalonia e Itaca, con circa 11.000 abitanti Argostoli è una cittadina moderna, ideale per famiglie, con spazi dedicati ai bambini, ampie aree verdi, zone pedonali e un bel lungomare.

Questi i luoghi da vedere durante la visita della cittadina.

Il Lithostroto

Il Lithostroto è la via principale di Argostoli. Il suo nome significa pavimentato, acciottolato: è, infatti, una strada pedonale pavimentata, amata dagli Argostolioti e frequentata dai turisti in vacanza a Cefalonia, per fare shopping, per prendere un caffè oppure semplicemente per fare una passeggiata.

Plateia Kampanas

Lungo il Lithostroto si affaccia Plateia Kampanas, realizzata durante il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia con il nome di piazza San Marco. Oggi si chiama così perché alla fine del XVIII secolo fu costruita la Torre dell’Orologio, sulla cui cima appesa a due archi intrecciati, è una campana che in passato annunciava alla cittadinanza importanti avvenimenti.

Il Museo in memoria della Divisione Acqui

Altro importante punto di interesse del Lithostroto è il Museo in memoria della Divisione Acqui, accanto alla chiesa cattolica di Agios Nikolaos. Nel 2001 l’Associazione Mediterraneo, un’associazione italo-greca formata allestì all’interno di una piccola stanzetta un’esibizione permanente per ricordare i soldati della Divisione Acqui, protagonista di uno dei più tragici episodi della storia militare italiana, l’Eccidio di Cefalonia.

L’allestimento comprende alcuni pannelli informativi che riportano attraverso testi, fotografie, documenti, lettere ufficiali e personali, dossier, testimonianze dei militari sopravvissuti e dei familiari dei caduti, gli episodi bellici più rilevanti che avvennero a Cefalonia e, in particolare, i tragici avvenimenti della Divisione Acqui del settembre del 1943.

Il Teatro Comunale Kefalos

Il primo Teatro Municipale Kefalos venne inaugurato nel novembre del 1858 con la Traviata di Verdi e Maria di Rohan di Donizzetti. Durante la Seconda Guerra Mondiale subì ingenti danni a causa dei raid aerei nazifascisti. Il colpo di grazia gli fu dato dal terremoto del 1953. Per circa trent’anni Argostoli restò senza teatro. Fino a quando un facoltoso imprenditore decise di finanziare i lavori di ricostruzione che cominciarono nell’aprile del 1980. Il 14 gennaio 1994 il nuovo Teatro Municipale Kefalos fu inaugurato dall’allora Ministro della Cultura Melina Mercouri.

Plateia Vallianou

Plateia Vallianou è la piazza principale di Argostoli, luogo di ritrovo degli abitanti del capoluogo: famiglie con bambini che scorrazzano a piedi o in bicicletta, gruppi di giovani che passeggiano o siedono sulle panchine, turisti e residenti che cenano ai tavolini dei ristoranti e dei caffè.

Il toponimo risale al 1914 allorché fu posta al centro della piazza la statua di Panagis Vallianos, uno dei più illustri benefattori della Grecia moderna. La piazza è di forma quasi quadrata con lato lungo un centinaio di metri. Il restyling di Argostoli del 2017 ha avuto come protagonista la piazza che è stata interamente lastricata, puntellata da palme e altri alberi. Inoltre, è stata pavimentata gran parte della strada carrabile che scorreva lungo il suo perimetro.

La laguna di Koutavos e il ponte di De Bosset

La laguna di Koutavos si trova nella parte SE del golfo di Argostoli. È un’importante zona umida che offre ospitalità a tantissime specie di uccelli. Nelle acque ci sono numerose specie di pesci e molto spesso si avvistano le tartarughe caretta caretta.

Il ponte di De Bosset delimita la laguna di Koutavos separandola dal mare. Fu costruito nel 1813 e, lungo circa 900, è uno dei ponti di pietra su acqua più lunghi del mar Mediterraneo. Il ponte è un piacevole luogo di passeggio, soprattutto la sera quando d’estate le temperature sono più accettabili e le luci illuminano il capoluogo. Di fianco al ponte, a circa metà della sua lunghezza, in acqua, si trova un obelisco chiamato Kolona. Fu eretto nel 1813 come segno di gratitudine all’Impero Britannico da parte del consiglio isolano.

Visitare le cittadine e i villaggi di Cefalonia

Fiskardo - Cefalonia - Grecia
Fiskardo

Oltre a spiagge incantevoli paesaggi vergini e bellezze naturali, Cefalonia tanti villaggi tradizionali e pittoresche cittadine da visitare e ammirare. Rappresentano un patrimonio storico e architettonico che racconta storia e cultura dell’isola che i suoi abitanti custodiscono con rispetto ed orgoglio.

Assos

Assos è uno dei borghi più graziosi e pittoreschi di Cefalonia. Si trova in un paesaggio fiabesco con i suoi colorati palazzi tradizionali disposti ad anfiteatro attorno alla baia. Alcuni proseguono sullo stretto istmo che collega alla terraferma una verde penisola, sulla cui sommità giacciono le rovine del Castello di Assos, costruito dai Veneziani nel XVI secolo.

Fiskardo

Unico villaggio non toccato dal grave sisma del 1953, oggi Fiskardo è una rinomata località turistica, uno scenografico ritrovo del jet set greco e internazionale. Attorno al suo pittoresco porto turistico si affacciano case a uno o due piani dai toni pastello orlati da buganvillee. Furono costruite intorno alla metà del XIX secolo dai ricchi marinai della regione di Erissos che viaggiavano in tutti i porti del mar Mediterraneo e del mar Nero portando grandi ricchezze sull’isola.

Sami

Porto principale dell’isola, Sami è una vivace cittadina edificata ai piedi delle colline dove oggi sono le rovine dell’Antica Sami, una delle quattro città-stato di Cefalonia che dominò la parte orientale di Cefalonia. Da visitare la Collezione Archeologica di Sami, un museo aperto nel 2021. In esposizione ci sono reperti provengono da scavi archeologici effettuati non solo nella cittadina e nei suoi dintorni, ma di tutta l’area che era sotto il controllo della città stato durante il periodo classico ed ellenistico.

Lixouri

Lixouriè la cittadina più grande e popolata di Cefalonia dopo Argostoli. Si trova sul lato orientale della penisola di Paliki. Il centro della vita cittadina è la sua piazza principale, plateia Ethnikis Antistaseos, curata e pulita, sicura per i bambini che possono giocare e correre liberamente. Ai lati ci sono file di ristoranti, caffetterie, pasticcerie, gelaterie e un paio di periptera. Sul lato sud della piazza incomincia odos Grigoriou Lampraki, la stradina più carina di Lixouri.

Le escursioni da fare in giro per l’isola di Cefalonia

Grotta - Lago di Melissani - Cefalonia
La grotta di Melissani

Cefalonia è un’isola da esplorare. Ci sono tanti luoghi di interesse storico e naturalistico la cui visita può rappresentare un’alternativa interessante alle giornate in spiaggia. Si possono organizzare diversi itinerari della durata di uno o più giorni a seconda del luogo in cui si alloggia.

Nei seguenti sottocapitoli, vengono descritte le attrazioni di Cefalonia da visitare assolutamente.

La grotta di Melissani

Nei pressi del villaggio di Karavomylos, a 2 km a NO da Sami, si trova la grotta di Melissani, l’attrazione più visitata dell’isola di Cefalonia, una delle dieci grotte più visitate della Grecia. Il toponimo ufficiale in greco è, in realtà, limnospilaio, parola composta traducibile lago-grotta, termine traducibile in italiano lago-grotta. Infatti, all’interno vi è un bacino di acqua salmastra..

La visita alla grotta avviene con le barche che fanno il giro delle due sale. La visita dura 10-15 minuti, ma è assolutamente da fare.

Il monastero di Agios Geronimos

Agios Gerasimos (San Gerasimo) è il patrono di Cefalonia, un santo venerato sia dalla Chiesa Ortodossa che dalla quella Cattolica. Nel 1560 si fermò e visse sull’altopiano di Omala, vicino al villaggio di Valsamata dove restaurò un’antica chiesa e vi costruì attorno ad essa un monastero che chiamò Nea Ierusalim (Nuova Gerusalemme).

Oggi il monastero è il luogo religioso più visitato dagli abitanti dell’isola, meta di pellegrinaggio e di preghiera. Le sue reliquie sono oggi esposte in una teca di vetro e argento posta sopra la sua tomba.

Il Kastro di Agios Georgios

A 320 m s.l.m, in cima a una collina vicino Peratata, si erge il Kastro di Agios Georgios, ovvero il Castello di San Giorgio, per alcuni secoli capoluogo dell’isola.

L’impianto originario del castello risale al periodo bizantino (XII secolo). Tale fortezza, di cui sopravvivono gran parte delle mura, era già un rudere quando, alla fine del 1500, i Veneziani liberarono l’isola dai Turchi, occupata nel 1484. Decisero di fondare su tali rovine una cittadella fortificata per difendere i cittadini da eventuali attacchi. Nel castello si trovavano gli edifici amministrativi, le chiese e le abitazioni. Aveva tutti i servizi e le attività di una cittadina: botteghe degli artigiani, magazzini per lo stoccaggio delle derrate alimentari, cisterne per l’acqua, depositi delle munizioni, una caserma e una prigione.

Il Parco Nazionale del monte Enos

Il monte Enos è la montagna più alta non solo di Cefalonia, ma dell’intero arcipelago delle Isole Ionie: la sua cima, Megas Soros tocca i 1627 m.

Al fine di tutelare e promuovere l’abete di Cefalonia le altre specie di flora e fauna della montagna nel 1962 fu istituito il Parco Nazionale del Monte Enos. Sono installati pannelli con mappe e informazioni su flora e fauna. Gli amanti dell’escursionismo possono percorrere sei percorsi di diversa lunghezza, pendenza e difficoltà.

I luoghi in memoria dei caduti della Divisione Acqui

Sulla strada Fanari, che collega Lassi ad Argostoli passando per il faro di Agii Theodori, all’interno di una recinzione di colore verde, si trova la Fossa dell’Eccidio degli Ufficiali Divisione Acqui, l’unica delle tre fosse che oggi si può identificare, poiché dal momento che si trovavano su proprietà private, nei decenni successivi i legittimi proprietari vi costruirono sopra. Una targa in condizioni non proprio perfette, recita: “In questa fossa vennero ammassate le salme di parte di 136 ufficiali della Divisione Acqui fucilati dai Tedeschi a San Teodoro il 25-26/9/1943“.

Prendendo la stradina di fronte alla fossa, dopo 600 m, si arriva al Monumento ai Caduti Italiani della Divisione Acqui. Fu voluto nel 1978 dal Ministero della Difesa – Commissariato per le Onoranze ai Caduti per onorare la memoria dei militari italiani che persero la vita a Cefalonia durante i giorni in cui combatterono contro i soldati tedeschi, loro ex-alleati.

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