La Portara è un impressionante portale di marmo alto 6 m e largo 3,5 m situato su un isolotto nei pressi del porto di Naxos. Oggi la Portara è il simbolo di Naxos, il soggetto di gran parte delle fotografie dei turisti in vacanza sull’isola, specialmente al tramonto quando l’atmosfera dimentica unica e memorabile.
Questo enorme monumento è l’unica parte oggi rimasta di un antico tempio risalente al VI secolo a.C., quando Naxos si trovava nel suo periodo di massimo splendore. La questione della divinità cui era dedicato il tempio rimane avvolta in un velo di mistero, alimentando un fervido dibattito tra gli storici. Alcuni propendono per Dioniso, il dio del vino la cui leggenda narra sia nato sull’isola di Naxos stessa, mentre altri inclinano verso Apollo, basando le loro teorie sull’orientamento della Portara verso l’isola di Delos, luogo di nascita di Apollo. Ciò che unisce tutti gli studiosi in un consenso unanime è la tragica sorte che ha interrotto l’edificazione del tempio: una guerra improvvisa esplosa tra Naxos e Samos che ne decretò l’abbandono.
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Architettura e dimensioni della Portara di Naxos
Basandosi sui resti del sito, gli archeologici ritengono che il tempio della Portara fosse di stile ionico, simile nei canoni ai grandi templi di Zeus ad Atene e di Era a Samos. Il progetto prevedeva una struttura monumentale, lunga 59 metri e larga 28, con un peristilio di 6×12 colonne e doppi portici all’estremità. La Portara stessa, alta 6 metri e larga 3,5, avrebbe funto da ingresso maestoso a questa grandiosa costruzione.
L’isolotto di Palatia, su cui oggi si erge solitaria la Portara, riveste un’importanza storica e mitologica. Nel VI secolo a.C., era sede di una fortezza e un punto strategico per i Milesi e gli Eritrei nella loro conquista della città di Naxos. Tuttavia, Palatia è anche avvolta nel mito: è qui che si collocherebbe l’episodio di Teseo e Arianna, un racconto di amore e abbandono che ha dato origine all’espressione piantare in asso, al tempo piantare in Nasso. Secondo il mito, Teseo, aiutato da Arianna con il suo celebre filo, fuggì dal labirinto del Minotauro. I due, partiti per Atene, si fermarono a Naxos, dove Teseo abbandonò Arianna mentre dormiva, fuggendo via per sottrarsi al matrimonio promesso.