Chalki | Naxos

Il borgo di Chalki è uno dei più graziosi di Naxos. Chalki si trova esattamente al centro dell’isola, placido e tranquillo nell’area di Tragea , una valle ricca di uliveti, frutteti e campi coltivati. La distanza dalla Chora è di 13 km percorribili con un proprio mezzo oppure prendendo uno dei bus che fermano nei villaggi dell’entroterra.

Chalki si distingue per la sua straordinaria architettura veneziana, che domina la scena, lasciando in secondo piano l’architettura cicladica più tradizionale. Si manifesta in palazzi nobiliari, testimonianze di un’epoca in cui l’eleganza e la ricchezza erano esposte attraverso la grandezza architettonica. Questi edifici, con le loro facciate affascinanti, balconi intrecciati e giardini segreti, raccontano la storia di un passato illustre. Molte di queste dimore storiche sono state restaurate con meticolosità, testimoniando un equilibrio perfetto tra conservazione e innovazione.

Camminare tra le viuzze di Chalki significa essere trasportati in un altro tempo, dove ogni pietra, ogni balcone e ogni porta in legno sembrano avere una propria storia da raccontare. La meticolosità con cui sono stati restaurati questi edifici non fa che accrescere il fascino del borgo che testimonia un perfetto bilancio tra il rispetto della tradizione e l’accoglienza delle comodità moderne.

Un elemento imprescindibile della vita quotidiana a Chalki è la pausa in un tradizionale kafeneio, dove si può degustare un autentico caffè greco o lasciarsi tentare dal kitron, un liquore esclusivo di Naxos distillato dalle foglie del cedro. Questo momento di relax non è solo un’occasione per gustare le specialità locali, ma anche per immergersi completamente nell’atmosfera unica del villaggio.

La Distilleria Vallindras

Distilleria Vallindras, Chalki, Naxos
L’ingresso della Distilleria Vallindras

La Distilleria Vallindras è un pilastro fondamentale nella conservazione della cultura e delle tradizioni di Chalki e dell’intera isola di Naxos. Da oltre un secolo, questa distilleria è stata al centro della produzione del kitron, un liquore che si distingue non solo per il suo sapore unico ma anche per la sua profonda connessione con l’identità dell’isola.

Fondata nel 1896, la Distilleria Vallindras non ha solo resistito alla prova del tempo, ma è diventata un testimone vivente della storia di Naxos. Originariamente concepita per produrre kitron, una bevanda ricavata dalla distillazione delle foglie del cedro, questa distilleria ha saputo mantenere vive le tecniche tradizionali di produzione, trasmettendole di generazione in generazione.

Oggi, Vallindras si è trasformata in qualcosa di più di una semplice distilleria. Con il suo museo, offre ai visitatori la possibilità di intraprendere un viaggio attraverso il tempo, esplorando la storia della produzione del kitron. Documenti storici, tavole illustrative e una vasta gamma di strumenti utilizzati nel corso degli anni forniscono una prospettiva unica su come si è evoluta la produzione di questo liquore e su come ha influenzato la vita sull’isola.

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La chiesa di Panagia Protothroni

Chiesa di Panagia Protothroni, Naxos
Gli affreschi della cupola

La chiesa di Panagia Protothroni è, senza dubbio, uno dei tesori più preziosi di Chalki. Considerata una delle chiese più antiche di Naxos, è famosa per i suoi affreschi straordinari, che rappresentano autentiche opere d’arte di inestimabile valore storico e religioso.

La chiesa è dedicata all’Annunciazione ed era probabilmente una basilica paleocristiana. La sua costruzione viene fatta risalire al periodo compreso tra il IX e l’XI secolo, un’epoca in cui l’arte bizantina fioriva sotto l’influenza dell’Impero Romano d’Oriente. Il suo nome, che letteralmente significa prima porta, suggerisce un ruolo di preminenza nella comunità religiosa dell’isola. L’architettura riflette lo stile tipico bizantino con elementi che testimoniano le successive influenze veneziane e ottomane sull’isola.

Durante i lavori di restauro negli anni ’70, gli esperti scoprirono fino a cinque strati sovrapposti di affreschi che coprono un arco temporale che va dal VII al XIII secolo. Tra questi, gli affreschi più antichi sono considerati tra i primi esempi di arte cristiana bizantina, rappresentando scene della vita di Gesù, della Vergine Maria e di vari santi, ciascuno narrando storie di fede e devozione attraverso il colore e la forma.

Torre Barozzi-Gratsia

Torre Barozzi-Gratsia, Naxos
Torre Barozzi-Gratsia

La Torre Barozzi-Gratsia incarna la fusione tra funzionalità militare e prestigio residenziale che caratterizzava le costruzioni dell’epoca. Questa torre fortificata del XVII secolo rappresenta un capitolo significativo nella storia architettonica di Naxos, riflettendo il contesto socio-politico e le influenze esterne che hanno plasmato l’isola nel corso dei secoli.

Originariamente parte del patrimonio della famiglia Barozzi, una delle molte famiglie nobili veneziane che esercitarono il loro potere nelle Cicladi durante il dominio veneziano, la torre simboleggia l’eredità veneziana sull’isola. La sua architettura, con mura spesse e piccole finestre, era ideata per offrire protezione contro gli attacchi e servire da dimora signorile, riflettendo così lo status elevato dei suoi abitanti.

La storia della Torre Barozzi-Gratsia è segnata da numerosi cambi di proprietà, che testimoniano le vicissitudini storiche e le trasformazioni sociali di Naxos. Dopo essere stata nelle mani della famiglia Barozzi, la torre è passata attraverso diverse famiglie, finché non è stata acquistata dalla famiglia Gratsia, che ha intrapreso un accurato processo di restauro, trasformandola in una residenza privata. Questi interventi hanno non solo preservato l’integrità strutturale della torre ma hanno anche permesso di mantenere vivo il suo ricco patrimonio storico.

L’architettura della Torre Barozzi-Gratsia è emblematica delle costruzioni fortificate dell’epoca, progettate per combinare l’eleganza residenziale con la necessità di difesa. Le sue mura spesse e le piccole finestre, oltre a servire scopi difensivi, erano simbolo di prestigio, indicando la capacità dei proprietari di proteggere e mantenere la propria dimora in un periodo di frequenti conflitti e incursioni piratesche.

 

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