Cosa vedere a Kos

Trascorrere una vacanza a Kos significa godersi il sole, nuotate in mare, sport in spiaggia e in mare, divertirsi sia di giorno che di notte. Eppure, ci sono tante altre cose da fare a Kos, un’isola che può offrire un viaggio nel tempo e nell’arte. Visitare musei e siti archeologici, vedere monumenti ed edifici storici, accedere a chiese e monasteri, sono momenti importanti per conosce l’interessante passato di quest’isola.

Molti furono i dominatori di Kos: Minoici, Dori, Persiani, Romani, Veneziani, i Cavalieri dell’Ordine di San Giovanni, Turchi e Italiani. Questi ultimi giunsero sull’isola nel 1912 e cacciarono i Turchi. In un primo momento gli Italiani si presentarono come un popolo liberatore ma poi, quando salì al potere in Italia in partito fascista, si trasformano in occupanti e Kos si trasformò dei possedimenti italiani nel mar Egeo. Per fortuna, gli Italiani eseguirono un’ampia opera di ammodernamento delle infrastrutture e il recupero di molti edifici storici. Effettuarono numerosi scavi archeologici in tutta l’isola, specialmente nel suo capoluogo, Kos Città.

Cosa visitare nella Città di Kos

Castello Neratzia, Kos, Grecia
Il castello di Neratzia

La Città di Kos è la perfetta sintesi di tutti gli episodi che costituiscono la storia dell’isola. Oggi questa cittadina mostra un affascinante e variegato mix di stili architettonici tra l’ottomano e il fascista, con elementi tipici del Dodecaneso.

Plateia Eleftheria funge da centro sociale, culturale e storico, essendo la piazza principale della città. È un luogo dove residenti e turisti si incontrano, circondati da edifici che narrano storie di conquiste, distruzione e rinascita. La piazza è un punto di partenza eccellente per esplorare le numerose vie che si diramano verso i siti di interesse storico e culturale.

Il Museo Archeologico di Kos

Il punto di partenza per un’analisi storico-culturale dell’isola è il Museo Archeologico di Kos, situato all’interno di un imponente edificio in stile neoclassico, tipico dell’architettura fascista del Dodecaneso. Il museo ospita una vasta collezione di reperti archeologici scoperti durante gli scavi che hanno seguito il terremoto del 1933.

Questi reperti offrono una finestra sugli strati multi-culturale della storia dell’isola, con oggetti che vanno dall’epoca preistorica fino al periodo ellenistico e romano. Il museo è considerato uno dei dieci musei più visitati in Grecia, un testimone silenzioso delle ricchezze nascoste sotto la superficie di Kos.

La Casa del Fascio

La Casa del Fascio a Kos è un esempio emblematico di come l’architettura è stata spesso utilizzata non solo per scopi funzionali, ma anche come strumento di potere e propaganda. Durante il periodo dell’occupazione italiana dell’isola, questo edificio ha svolto un ruolo centrale nelle attività del partito fascista, fungendo da quartier generale amministrativo e come luogo simbolico di manifestazioni del potere italiano.

L’edificio rappresenta il razionalismo fascista, uno stile che si caratterizza per la sua estetica stringata e funzionale, mirata a riflettere i valori di ordine e autorità del regime fascista. La struttura presenta linee pulite e una forma geometrica rigorosa, tipiche del movimento modernista cui il razionalismo appartiene.

Durante l’occupazione italiana, la Casa del Fascio era più di un semplice ufficio amministrativo. Era un punto focale per la diffusione delle politiche e dei valori fascisti. I comizi tenuti dal balcone dell’edificio erano momenti di forte carica emotiva e retorica, progettati per rafforzare il legame tra il regime italiano e la popolazione locale, nonché per dimostrare la forza e la stabilità del governo occupante. Questi eventi erano simili in stile e forma ai discorsi di Mussolini da Piazza Venezia, sottolineando la centralità del leader e del partito.

L’Agora

Un altro edificio significativo costruito durante l’epoca italiana è l’Agorà, o mercato comunale. Questo luogo vibrante è il cuore commerciale della città, dove i locali e i visitatori possono acquistare una vasta gamma di prodotti, da souvenir a prodotti alimentari freschi come frutta, verdura, formaggi e spezie, oltre a dolci e prodotti per la bellezza e la cura del corpo. L’Agorà è non solo un mercato, ma un centro vivace di scambio culturale e interazione sociale.

L’architettura dell’Agorà riflette lo stile italiano dell’epoca, con un design che mira a massimizzare la funzionalità pur mantenendo elementi estetici piacevoli. Durante l’epoca fascista, il mercato fu concepito non solo come luogo di commercio ma anche come simbolo di ordine e modernità, caratteristiche promosse dalla propaganda dell’epoca.

Oggi, l’Agorà è pulsante di vita, accogliendo ogni giorno sia i residenti locali sia i turisti. I visitatori possono immergersi in un ambiente autentico, dove è possibile acquistare prodotti locali freschi come frutta, verdura, formaggi e un’ampia varietà di spezie. Inoltre, il mercato offre una vasta selezione di dolci tradizionali greci, prodotti di bellezza artigianali e un’ampia gamma di souvenir, rendendolo il luogo ideale per scoprire i sapori e i profumi di Kos.

La Moschea del Defterdar

La Moschea del Defterdar è un simbolo profondo della ricca amalgama culturale di Kos. Edificata durante il dominio ottomano sull’isola, questa struttura non solo rappresenta un importante luogo di culto, ma anche un punto di riferimento architettonico che riflette l’intersecarsi delle culture nel corso dei secoli. La sua posizione nella città di Kos testimonia l’importanza storica e culturale del periodo ottomano nell’Egeo.

Costruita per servire la comunità musulmana di Kos, la moschea esemplifica l’architettura ottomana con caratteristiche distintive come il minareto e la cupola, elementi iconici che segnano il paesaggio urbano di molte città con passato ottomano. Il nome “Defterdar” si riferisce al titolo ottomano per un funzionario finanziario, suggerendo che la moschea potrebbe essere stata finanziata o utilizzata da figure di tale rango.

Il terremoto del 2017 ha lasciato un segno indelebile sulla Moschea del Defterdar, causando il crollo del minareto e danneggiando gravemente altre parti della struttura, inclusa la fontana per le abluzioni che era coperta da una suggestiva cupola rossa. Questi eventi hanno non solo compromesso l’integrità fisica della moschea ma hanno anche segnato la memoria collettiva della comunità locale e dei visitatori.

Plateia Platanou

Plateia Platanou è una delle piazze più significative della storia della città di Kos. Prende il nome dal celebre platano di Ippocrate. Questo albero storico non è solo uno dei più antichi e grandi d’Europa, ma è anche un simbolo potente dell’eredità culturale e scientifica dell’isola. Si racconta che Ippocrate, padre della medicina moderna e nativo di Kos, abbia utilizzato l’ombra generosa di questo albero per insegnare ai suoi studenti, rendendolo un luogo storico di incontro tra natura e conoscenza.

Accanto al platano si trova la Moschea della Loggia. Con la sua architettura caratteristica che includeva una loggia aperta e una cupola elegante, era un tempo uno dei gioielli architettonici della piazza. Il terremoto del 2017 ha compromesso gravemente la struttura della Moschea della Loggia, causando il crollo di parti significative dell’edificio e rendendo urgenti interventi di conservazione e restauro per preservarne il patrimonio.

L’Odeon Romano di Kos

Risalente al II secolo d.C., l’Odeon Romano di Kos subì gravi danni a causa di un terremoto nel 142 d.C., per poi essere restaurato durante il regno dell’imperatore Antonino Pio (137-161 d.C.). Posizionato nel quadrante sud-ovest della città romana di Kos, era vicino a residenze urbane aristocratiche e a sud del Decumano Massimo, nella zona archeologica occidentale.

La sua scoperta e gli scavi furono condotti dall’archeologo italiano Luciano Laurenzi nel 1929, e successivamente fu oggetto di restauri durante l’occupazione italiana.

L’odeon serviva come luogo per le sessioni pubbliche del senato e per i concorsi musicali. Oggi viene utilizzato in estate per eventi culturali e spettacoli.

Casa Romana

Casa Romana è un’incredibile testimonianza dell’architettura romana, riaperta nella primavera del 2015 dopo un’attenta opera di restauro condotta dall’Istituto Archeologico degli Studi Egei di Rodi. Questo esempio di domus in stile pompeiano è stato ristrutturato con cura, offrendo una visione del passato e delle competenze ingegneristiche dell’epoca.

Costruita nel III secolo d.C., la Casa Romana fu edificata sopra le rovine di un precedente complesso residenziale ellenistico. Questo sito rivela quindi strati sovrapposti di storia, mostrando come la vita si sia evoluta sull’isola attraverso diversi periodi storici.

Durante una visita alla Casa Romana di Kos, i visitatori hanno l’opportunità di esplorare una serie di stanze meticolosamente restaurate, ognuna delle quali offre uno sguardo unico sulla vita domestica romana e sull’architettura residenziale dell’epoca.

I siti archeologici della Città di Kos

Le aree archeologiche di Kos Città offrono uno sguardo affascinante sulla storia millenaria dell’isola. Gli scavi continuano incessantemente, testimoniando l’incessante interesse verso il passato di questo luogo. Ad oggi, due principali zone archeologiche sono state completamente esplorate e sono accessibili ai visitatori, offrendo un’immersione diretta nella storia antica dell’isola.

  • La Zona Archeologica Orientale include l’Antica Agorà, che fungeva da cuore pulsante della città nel IV secolo a.C. Era un vivace centro di attività commerciali e sociali, e si trovava vicino all’Antico Porto, un’area che in epoca antica era lambita dalle acque del mare, rendendola un importante nodo per i commerci e gli scambi.
  • La Zona Archeologica Occidentale, situata ai piedi della collina che un tempo sosteneva l’acropoli, rappresenta un altro quartiere significativo della città antica. Quest’area offre uno spaccato unico sulla disposizione e sull’architettura urbana di Kos, mostrando come gli spazi venivano organizzati e quali erano le principali funzioni di questa parte della città.

Entrambe le zone sono essenziali per comprendere non solo la struttura fisica, ma anche la vita quotidiana e le dinamiche socio-economiche dell’antica Kos, offrendo ai visitatori un viaggio nel tempo attraverso reperti e strutture conservate.

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La storia e la mappa dell’isola, le spiagge, i villaggi dell’entroterra, gli itinerari e le escursioni da fare. La descrizione dei musei, dei siti archeologici e delle attrazioni della Città di Kos e dell’isola, tra cui la splendida Casa Romana e l’Asclepio, il santuario-ospedale dove operò il celebre medico Ippocrate. Scopri quali sono le zone migliori di Kos dove alloggiare, come arrivare e come spostarsi, le migliori agenzie di noleggio auto e moto, i prodotti tipici dell’isola, i migliori ristoranti , i locali della vita notturna…

Le escursioni da fare a Kos

Basilica Agios Stefanos, Kos, Grecia
La basilica di Agios Stefanos e l’isolotto di Kastri

Kos, conosciuta per le sue incantevoli spiagge e il mare cristallino, offre molto più di semplici giornate all’insegna del relax sotto il sole. Quest’isola del Dodecaneso nasconde, infatti, un patrimonio culturale ricco e variegato, disseminato in ogni suo angolo. Tra siti archeologici che narrano storie millenarie e paesaggi naturali, Kos invita i suoi visitatori a un’avventura esplorativa che arricchisce lo spirito tanto quanto rilassa il corpo.

Alternare le giornate trascorse tra sabbia dorata e onde dolci con escursioni alle numerose attrazioni storiche e naturali dell’isola non solo diversifica l’esperienza vacanziera, ma arricchisce anche il bagaglio culturale di ogni viaggiatore.

L’Asklepion di Kos

Situato a circa 4 km dal capoluogo, l’Asklepion è il sito archeologico più celebre di Kos. Questo antico complesso sorge su una collina panoramica, da cui si gode una vista mozzafiato sul vicino litorale turco, offrendo uno scenario dove natura e storia si fondono armoniosamente.

Fondato nel IV secolo a.C., l’Asklepion di Kos non era solo un tempio dedicato ad Asclepio, dio greco della medicina, ma anche un centro terapeutico avanzato. I medici-sacerdoti curavano i pazienti utilizzando una combinazione di pratiche mediche e rituali religiosi, tra cui la pratica dell’incubazione, o terapia del sogno, durante la quale i malati dormivano nel tempio sperando che il dio apparisse in sogno per offrire una cura.

Oltre alle sue funzioni religiose e terapeutiche, l’Asklepion è strettamente legato alla figura di Ippocrate, che vi operò e insegnò. Questo legame rende il sito non solo un importante centro di culto antico, ma anche la culla della medicina occidentale, da cui originò il famoso Giuramento di Ippocrate, ancora oggi parte integrante dell’etica medica.

La basilica di Agios Stefanos

La basilica di Agios Stefanos colpisce per la sua particolare struttura, composta da due basiliche sovrapposte. Questa particolarità architettonica non è solo una rarità, ma racconta anche la storia di un luogo sacro che è stato utilizzato e riutilizzato nel corso dei secoli. Le due basiliche, costruite una sopra l’altra, mostrano differenti stili e dettagli costruttivi che riflettono i cambiamenti nelle tecniche di costruzione e nelle influenze artistiche dell’epoca.

La più antica delle due strutture presenta tipiche caratteristiche dell’architettura paleocristiana, con muri robusti e pavimenti in mosaico che includono motivi geometrici e religiosi. Questi mosaici sono particolarmente significativi perché illustrano la fusione tra arte e fede che caratterizzava quel periodo.

La basilica superiore, aggiunta successivamente, è stata costruita con tecniche leggermente diverse e spesso utilizzava materiali riciclati dalla struttura sottostante, un esempio comune di pratica edilizia in quel tempo.

Visitare i paesini tradizionali di Kos

Tramonto Zia
Il tramonto dal villaggio di Zia

Visitare i paesini tradizionali di Kos è un’immersione nella cultura locale e nelle tradizioni dell’isola, un’esperienza che va oltre le consuete attività balneari. Tra questi, Platani, Asfendiou e Zia rappresentano perfettamente la diversità e l’autenticità della vita isolana, offrendo ai visitatori un assaggio del vero spirito di Kos.

Platani, un incontro di culture

Situato a pochi passi dalla Città di Kos lungo la strada per l’antico Asklepion, Platani è un esempio vivente dell’influenza culturale turca sull’isola. Originariamente noto come Kermete, il villaggio era abitato quasi esclusivamente da residenti di origine turca fino al 1964. Oggi, nonostante il cambiamento del nome, molti locali continuano a riferirsi a Platani come il “villaggio turco”, evidenziando la persistente eredità e l’influenza turca in questa area.

La comunità di circa 1500 turchi che risiedono a Kos ha mantenuto vive le proprie tradizioni culturali, rendendo Platani un luogo affascinante dove la convivenza delle culture è palpabile. Le strade del villaggio sono un mosaico di tradizioni greche e turche, con ristoranti e caffetterie che offrono una fusione di cucine, da piatti tipicamente greci a specialità turche.

Asfendiou, conservazione della tradizione

Asfendiou, circa 15 km dal capoluogo dell’isola, è un villaggio che si distingue per la sua capacità di preservare la tradizione e l’identità autentica. Situato sui pendii del monte Dikaios, Asfendiou è diviso in due quartieri che si sviluppano in armonia con il paesaggio naturale circostante.

Il fascino di Asfendiou risiede nei suoi vicoli stretti e sinuosi, animati da bar, taverne e piccoli negozi di souvenir. Questi luoghi non sono solo punti di ritrovo per i residenti ma anche attrazioni accoglienti per i visitatori, offrendo un’atmosfera genuina e una pausa rilassante dalla più turistica città di Kos.

Gli amanti della natura e della tranquillità troveranno in Asfendiou un rifugio ideale, lontano dall’agitazione delle zone più frequentate dell’isola.

Zia, tramonti e panorami mozzafiato

Zia, il villaggio più alto dell’isola, è un must per chiunque desideri catturare il tramonto più spettacolare di Kos. Situato sul monte Dikaios, anticamente noto come Oromedon, Zia è un incantevole villaggio immerso nel verde, fra ruscelli e sorgenti d’acqua che aggiungono un tocco di magia al luogo.

Le strade di Zia sono un paradiso per gli appassionati di shopping e gastronomia, con numerosi negozietti turistici e taverne panoramiche che offrono una vista impareggiabile sulla sottostante costa di Kos. Al tramonto, il cielo si tinge di colori intensi e offre uno spettacolo indimenticabile, che si può ammirare sorseggiando un bicchiere di ouzo o gustando piatti locali in una delle taverne del villaggio.

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